Chi non possiede in casa un profumatore d’ambiente o una candela profumata? Si tratta di oggetti ormai diffusissimi, particolarmente utili e apprezzati soprattutto nelle abitazioni di grandi dimensioni, dove contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente e gradevole. Tuttavia, non sempre questi prodotti sono così innocui come si potrebbe pensare. Ma per quale ragione? Approfondiamo insieme l’argomento per comprendere meglio i possibili rischi e benefici.
Candele profumate: ingredienti
La cera rappresenta senza dubbio l’elemento principale di ogni candela. Può essere ricavata da diverse fonti: la cera di paraffina, derivata dal petrolio, è la più comune e largamente utilizzata. Esistono però anche cere di origine vegetale, come quella di soia, e la pregiata cera d’api, nota per la sua combustione particolarmente lenta e duratura.

Lo stoppino costituisce il cuore della candela: la sua funzione è quella di assorbire la cera fusa e trasportarla verso la fiamma, mantenendo così la candela accesa. La dimensione dello stoppino è fondamentale: uno troppo grande può produrre eccessiva fuliggine, mentre uno troppo piccolo rischia di spegnere la candela prematuramente, compromettendone l’efficacia.
Per conferire colore alle candele vengono impiegati coloranti specifici o pigmenti. I pigmenti, solitamente, vengono applicati sulla superficie esterna, mentre i coloranti penetrano in profondità nella cera, tingendola uniformemente. Talvolta si aggiungono anche additivi per intensificare la tonalità e rendere il colore più vivido e attraente.
Combustione e sostanze tossiche
Quando accendiamo una candela, il calore della fiamma scioglie la cera, che viene poi assorbita dallo stoppino e trasportata verso la fiamma stessa, dove reagisce con l’ossigeno presente nell’aria. Questo processo genera calore e combustione, ma può anche liberare sostanze potenzialmente tossiche, che potrebbero risultare dannose per la salute.

Una candela di buona qualità dovrebbe bruciare senza produrre fumo nero. Se la fiamma vacilla o si osserva una quantità eccessiva di fumo, potrebbero esserci delle problematiche, come la presenza di correnti d’aria che interferiscono con la combustione ottimale dello stoppino.
In questi casi, è consigliabile spegnere la candela, accorciare lo stoppino e posizionarla lontano da spifferi o fonti di ventilazione come i condizionatori. Una combustione corretta riduce la produzione di sostanze inquinanti e contribuisce a mantenere l’aria più salubre, come confermato da numerose tecniche e accorgimenti testati nel tempo.
Le candele con paraffina sono pericolose?
La paraffina è un sottoprodotto del petrolio ampiamente utilizzato in vari settori, tra cui la produzione di cosmetici, profumi e persino alcuni alimenti. La cera di paraffina è la più diffusa nella realizzazione delle candele, ma la sua presenza ha sollevato alcune preoccupazioni riguardo alla sicurezza.

Diversi studi hanno evidenziato che la combustione della paraffina può liberare composti organici volatili, tra cui il benzene, noto per le sue proprietà nocive. Tuttavia, la comunità scientifica non ha ancora raggiunto un consenso unanime su questi rischi e, al momento, non esistono prove definitive che confermino la pericolosità della paraffina nelle candele domestiche.
Attualmente, la paraffina non è considerata dannosa per la salute umana nell’uso comune delle candele. È quindi possibile utilizzare candele contenenti paraffina senza particolari timori, anche se la ricerca scientifica continua, proprio perché il dibattito resta aperto e non tutti gli esperti sono concordi. In ogni caso, è sempre opportuno mantenere un atteggiamento prudente e informarsi sulle novità in materia.
Le candele sono sicure da usare?
Oltre agli aspetti già menzionati, va sottolineato che le candele, rispetto ad altri tipi di profumatori d’ambiente, possono contribuire maggiormente all’inquinamento domestico. Questo ha portato molti a interrogarsi sulla reale sicurezza di questi prodotti e sulla loro eventuale pericolosità per la salute e l’ambiente.

Oltre all’inquinamento, alcune candele possono provocare reazioni allergiche, soprattutto nelle persone predisposte, e causare difficoltà respiratorie in soggetti asmatici. Tra i composti sotto osservazione vi è il limonene, un allergene noto per la sua capacità di causare irritazioni cutanee, talvolta anche di una certa gravità .
In conclusione, chi soffre di asma o di allergie dovrebbe evitare l’uso di candele profumate. In generale, è sempre consigliabile limitarne l’utilizzo, anche se attualmente non esistono prove certe che ne dimostrino un impatto negativo significativo sulla salute o un aumento del rischio di malattie.