I fiori di Loto rappresentano senza dubbio una delle piante più affascinanti, anche perché sono ancora oggi percepiti come specie “esotiche”, associate a un habitat particolare e quasi unico nel suo genere. Il loto è apprezzato non solo per la straordinaria bellezza dei suoi fiori, ma anche per il profumo delicato e inebriante che sprigionano.
Coltivazione del Fior di loto
È possibile coltivare i fiori di loto nel proprio giardino? La risposta è sì, e la procedura è spesso più semplice di quanto si possa pensare. La pianta, appartenente al genere Nelumbo, comprende numerose varietà ed è ampiamente diffusa in Oriente, in molte regioni dell’Oceania e, sorprendentemente, anche nelle Americhe.

Queste piante si distinguono per un comportamento davvero particolare: si suddividono principalmente in due grandi gruppi, con esemplari che possono raggiungere anche un metro di altezza. Il loto può essere coltivato sia in vaso sia direttamente in corsi d’acqua, risultando ideale per laghetti ornamentali e giardini acquatici.
È fondamentale comprendere la natura stessa del fior di loto: in ambiente naturale, questa pianta si dimostra estremamente resistente e fertile, anche in acque torbide o poco pulite. Proprio per questa caratteristica, il loto è simbolo di purezza che nasce e si eleva anche da contesti selvatici e impuri. Può crescere anche in terriccio, purché non sia sottoposto a temperature troppo estreme, che risultano dannose per la specie.
Procedura e messa a dimora
Per coltivare i fiori di loto, si consiglia di partire dai rizomi, ovvero le porzioni di radice ramificata che possono essere facilmente innestate sia in acqua sia in terra. L’acquisto e l’utilizzo dei rizomi rappresentano la soluzione più sicura e affidabile rispetto alla semina, garantendo una crescita più rapida e vigorosa della pianta.

Nonostante l’aspetto delicato dei fiori, il loto è una specie rustica che, una volta avviata, richiede solo alcune attenzioni specifiche per ottenere una fioritura abbondante. È importante destinare a ciascun rizoma un contenitore separato: in caso contrario, la pianta potrebbe diventare invasiva e colonizzare rapidamente tutto lo spazio disponibile.
Per evitare che i rizomi si espandano eccessivamente, si consiglia di utilizzare contenitori come piccoli bidoni o vaschette, da posizionare sul fondo del laghetto o della zona acquatica prescelta. Anche uno specchio d’acqua di dimensioni ridotte può essere sufficiente per la coltivazione del loto.
Innesto e cura
È fondamentale selezionare rizomi sani, ben puliti e accuratamente risciacquati, da sistemare nei contenitori preparati. Sul fondo di ciascun contenitore va disposto uno strato di almeno 4-5 cm di terriccio argilloso e ben drenante, che favorisca il passaggio dell’acqua e lo sviluppo delle radici. Il rizoma va interrato solo parzialmente, lasciando una parte leggermente esposta.

Il periodo migliore per l’innesto va dalla primavera fino all’estate inoltrata. Il loto predilige posizioni molto soleggiate, dove la luce è costante e intensa: queste condizioni favoriscono una crescita rapida e rigogliosa. Per quanto riguarda la concimazione, è preferibile utilizzare concimi solidi, come lo stallatico maturo.
È importante ricordare che il loto può convivere senza problemi con altre piante acquatiche, come le ninfee. L’acqua deve essere mantenuta pulita e a temperatura costante durante tutto l’anno; un sistema di filtraggio può essere utile per garantire la limpidezza e la salubrità dell’ambiente. È fondamentale che la temperatura dell’acqua non scenda mai sotto i 7-8 gradi.
Considerazioni
La pianta di loto produce i suoi splendidi fiori durante la stagione calda, ovvero tra la primavera e l’estate, mentre nel resto dell’anno entra in una fase di riposo vegetativo e sospende la fioritura fino alla stagione successiva. Al termine della fioritura, i rizomi possono essere estratti e conservati in un luogo buio e asciutto, in attesa della nuova stagione vegetativa.

Ogni rizoma può vivere e produrre fiori per diversi anni, ma è consigliabile potare quelli che mostrano una crescita eccessiva. È importante non danneggiare le parti vitali e in fase di sviluppo, altrimenti il rizoma potrebbe perdere la capacità di rigenerarsi; allo stesso modo, un rizoma troppo grande rischia di non essere più fertile.
Nonostante l’aspetto raffinato e delicato, il fior di loto è una pianta dalla crescita rapida e può diventare persino invasiva se trascurata. Per questo motivo, è essenziale monitorare costantemente il livello e la limpidezza dell’acqua, mantenendo l’ambiente il più possibile stabile e pulito.