- 📌Che cosa sono le taccole?
- 📌Terreno ideale
- 📌Concimazione
- 📌Conclusione
Molte persone non conoscono le taccole e spesso non hanno mai sentito nominare questo ortaggio. Eppure, le taccole appartengono alla famiglia delle leguminose e, a differenza dei classici piselli, si consumano interamente, baccello compreso. La loro coltivazione è piuttosto semplice e, nell’articolo di oggi, approfondiremo ogni aspetto utile per ottenere taccole robuste e sane, analizzando il loro ciclo biologico e le principali esigenze nutrizionali.
Che cosa sono le taccole?
Le taccole sono una particolare varietà di pisello e fanno parte della stessa famiglia botanica. Si tratta di piante annuali caratterizzate da una crescita rapida e abbondante, ma che richiedono alcune attenzioni specifiche per svilupparsi al meglio. Pur appartenendo alla stessa specie dei piselli comuni, si distinguono per il fatto che i loro semi restano piccoli e poco sviluppati, mentre il baccello rimane tenero e commestibile.

Il ciclo di crescita delle taccole è piuttosto breve: dalla semina sono sufficienti circa 60-75 giorni per arrivare a un raccolto abbondante. Si comportano come piante rampicanti e si adattano bene a diversi tipi di clima, pur preferendo temperature miti e fresche. Come i piselli, necessitano di sostegni per crescere in altezza e svilupparsi correttamente.
Essendo leguminose, le taccole arricchiscono naturalmente il terreno di azoto grazie alla simbiosi con batteri azotofissatori. Questa caratteristica le rende preziose nelle rotazioni colturali: dopo la loro coltivazione, il terreno risulta particolarmente adatto per cereali e altre colture che beneficiano di suoli ricchi di azoto.
Terreno ideale
Come già accennato, le taccole sono leguminose e contribuiscono a fissare l’azoto nel terreno. Tuttavia, ciò non significa che possano essere coltivate in terreni poveri o trascurati: per ottenere piante vigorose e produttive, il suolo deve possedere alcune caratteristiche fondamentali.

Prima di tutto, il terreno deve essere ben drenato e non soggetto a ristagni idrici, poiché l’acqua stagnante favorisce la comparsa di muffe e malattie che possono compromettere lo sviluppo delle piante. È quindi importante scegliere un suolo che permetta un buon ricambio idrico e che non trattenga eccessivamente l’umidità .
Anche le caratteristiche chimico-fisiche del terreno sono rilevanti: le taccole prediligono suoli leggermente basici, con un pH compreso tra 6,5 e 7,5. In queste condizioni, la pianta riesce a fissare meglio l’azoto e a renderlo disponibile anche per le colture successive. L’aggiunta di sostanza organica, come compost ben maturo, favorisce ulteriormente lo sviluppo sano delle taccole.
Concimazione
Per ottenere taccole forti e produttive, è fondamentale fornire loro i nutrienti giusti nei momenti chiave del ciclo di crescita. Una corretta gestione della concimazione permette di sostenere lo sviluppo della pianta e di assicurare un raccolto abbondante e di qualità .

Nella fase iniziale, è consigliabile preparare il terreno prima della semina, arricchendolo con concime organico dopo la lavorazione. Questo aiuta a integrare eventuali carenze di nutrienti e favorisce l’insediamento delle radici delle taccole. L’utilizzo di fertilizzanti ricchi di fosforo e potassio risulta particolarmente indicato per sostenere la crescita iniziale delle piante.
Una seconda concimazione può essere effettuata dopo la germinazione, per supportare la formazione dei baccelli e garantire ortaggi ricchi e saporiti. In questa fase, l’obiettivo è rafforzare lo sviluppo vegetativo senza stimolare eccessivamente la crescita delle foglie, prevenendo al contempo eventuali carenze di microelementi essenziali per la pianta.
Conclusione
Per la coltivazione delle taccole è fondamentale predisporre adeguati supporti verticali, essendo piante rampicanti che necessitano di strutture su cui arrampicarsi. Si possono utilizzare reti metalliche, canne di bambù o bastoni di legno, che consentono alle piante di svilupparsi in altezza e di produrre al meglio.

Un altro aspetto da non trascurare è l’irrigazione: l’acqua rappresenta un elemento chiave per la crescita delle taccole. Senza un apporto idrico regolare, anche la migliore concimazione risulta inefficace. È importante mantenere il terreno costantemente umido, ma mai eccessivamente bagnato, e preferire l’irrigazione al mattino per ridurre il rischio di malattie fungine.
Coltivare taccole sane e produttive è possibile con una buona preparazione del terreno e senza ricorrere a fertilizzanti chimici aggressivi. La natura, grazie al compost e alle pratiche biologiche, offre tutto il necessario per ottenere un orto rigoglioso e sostenibile. Con una concimazione naturale e il rispetto dei ritmi stagionali, le taccole possono diventare una presenza preziosa e salutare nel vostro orto.