Come usare il tè alla menta per digerire meglio

Il tè alla menta è una bevanda molto popolare, soprattutto nei Paesi nordafricani e in Marocco in particolare. Se si fa un viaggio in quella straordinaria terra, è il caso di non farsi mancare un assaggio. La sua popolarità è importante anche in Europa. Alle nostre latitudini, il tè alla menta è considerato un rimedio naturale molto valido per ottimizzare la digestione.

Cosa sapere sul tè alla menta

Il tè alla menta che troviamo in commercio nei supermercati e nei negozi specializzati, sia esso sciolto o in bustina, è preparato a partire dalle foglie essiccate della pianta nota con il nome botanico di Mentha arvensis. Appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, è nota per la sua ricchezza in tannini e in flavonoidi.

Tra gli scopi della sua coltivazione rientra l’estrazione dell’olio essenziale, che viene utilizzato nell’industria erboristica. Vengono altresì impiegate le foglie, sia secche, sia fresche. il loro utilizzo è realtà in diversi campi, dalla preparazione di tè fino al condimento di diversi piatti. Un esempio oltre all’insalata? Diversi secondi di carne e di pesce.

Per quanto riguarda i suoi benefici, tra quelli degni di citazione troviamo l’efficacia batterica e antinfiammatoria. Grazie a queste proprietà, è possibile parlare di contributo alla protezione dai malanni di stagione. Ovviamente da solo il tè alla menta, da assumere sempre dopo aver consultato il proprio medico curante, non basta. Essenziale, infatti, è un approccio globale all’alimentazione e allo stile di vita.

Altri benefici del tè alla menta

Proseguendo il nostro viaggio dedicato ai benefici del tè alla menta, troviamo la sua capacità di alleviare il fastidio provocato da mal di gola e tosse secca. Essendo un ottimo decongestionante, proprietà per la quale bisogna dire grazie al mentolo, il principio attivo più famoso della pianta. Quando lo si chiama in causa, è bene menzionare anche la sua efficacia carminativa.

Con questo termine, si chiama in causa la capacità di favorire l’eliminazione di gas in eccesso a livello intestinale, aspetto che ha un indubbio impatto positivo sulla qualità della digestione. Il mentolo, inoltre, contribuisce ad alleviare diverse problematiche a carico del tratto gastrointestinale. Qualche esempio? Il bruciore di stomaco e la nausea.

Il tè alla menta, come dimostrato da uno studio scientifico risalente al 2023 e pubblicato sulle pagine della rivista Current Pharmaceutical Design, sarebbe in grado di alleviare un’altra problematica che colpisce il tratto gastrointestinale, ossia la sindrome del colon irritabile. Da citare è il suo contributo alla produzione della bile e alla buona digestione dei grassi.

Mentolo, un elisir di benessere

Non c’è che dire: il mentolo, principale ingrediente del tè alla menta, è un vero elisir di benessere! Oltre ai benefici appena elencati, è il caso di menzionare pure la capacità di alleviare il fastidio dell’alitosi. Come non ricordare, inoltre, il possibile contributo alla riduzione dei sintomi del mal di testa, un’evenienza tanto comune quanto fastidiosa?

Il tè alla menta fa bene, come abbiamo visto, a un aspetto importante per la salute come i processi digestivi. La sua assunzione è altresì consigliata, sempre in assenza di controindicazioni e secondo i dettagli di uno studio pubblicato sulle pagine della rivista scientifica Journal of Pharmacy and Pharmacology, nei casi in cui si cerca un rimedio naturale contro lo stress.

In merito alle sue proprietà antivirali, delle quali si è iniziato a parlare a seguito dello scoppio dell’emergenza Covid, ricordiamo che, ad oggi, gli studi in mano alla comunità scientifica non permettono di parlare di una conclusione chiara e definitiva sull’efficacia. Ricordiamo infine il suo essere privo di calorie e, di riflesso, adatto a chi sta seguendo una dieta dimagrante.

Il tè alla menta ha controindicazioni?

Come in tutti i casi, anche in questo è necessario, per avere un quadro chiaro, parlare di controindicazioni. L’assunzione di tè alla mente è generalmente ben tollerata. Nonostante ciò, in alcuni casi si può parlare, in merito al mentolo, di causa di insorgenza di effetti collaterali come la pirosi gastrica (o bruciore di stomaco).

Se si assume il tè alla mente in un periodo in cui si sta affrontando il problema della diarrea, è facile andare incontro al disagio del bruciore a livello anale. Dal momento che, oggigiorno, non sono ancora certi gli effetti del mentolo durante la gravidanza e l’allattamento, in questi periodi delicati è bene evitare il tè alla menta.

Il tè alla menta andrebbe altresì evitato se si è in terapia con farmaci come le ciclosporine. Il mentolo, infatti, può interagire con l’efficacia di questo medicinale, riducendo la velocità della loro assimilazione. Attenzione pure al tè alla menta in associazione con gli antiacidi. Questo mix, infatti, può provocare un peggioramento del problema per cui è iniziata la terapia farmacologica.

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